Truffe romantiche in forte aumento

Nel 2021 si è molto incrementato il fenomeno delle cosiddette truffe romantiche in Italia. Persone ciniche che sfruttano i sentimenti e le illusioni di ragazze e ragazzi, donne e uomini, in cerca di affetto o di un’emozione, o di una relazione seria il che sarebbe più grave.

Stando alle statistiche riportate da Codici l’incremento di tali truffe, rilevato dalla polizia postale, è del 118 per cento rispetto all’anno precedente. Complice il lockdown, chissà, o comunque il senso di solitudine e di smarrimento che ha subìto gravi innalzamenti proprio a causa della pandemia.

Sono soprattutto donne, cinquantenni, sole o uscite da una relazione, i bersagli preferiti dai truffatori. Il campo d’azione preferito è quello dei social. “I truffatori studiano il soggetto anche per mesi – dichiara Carmine Laurenzano, avvocato di Codici –, ne seguono il comportamento, quali notizie cerca, su quali interviene, anche con un semplice like. Sulla base di queste informazioni, costruiscono un personaggio che all’improvviso si appalesa alla vittima. Inizia a creare una complicità, spuntano fuori interessi in comune e così dalla diffidenza iniziale si passa alle prime confidenze, perché la vittima è convinta di aver trovato qualcuno con cui aprirsi e che ricambia il proprio sentimento. È a questo punto che bisogna fare attenzione, perché è qui che subentrano le richieste di aiuti economici. I motivi sono i più disparati, spesso si tratta di problemi sanitari. All’inizio sono piccole somme, ma poi le cifre aumentano, sempre di più. Il consiglio è di non dare soldi, anche di fronte ad appelli disperati. Bisogna conoscere chi abbiamo di fronte, soprattutto se non c’è stato mai un incontro ed il rapporto si basa solo su messaggi. Non è facile recuperare le somme perse. Spesso, infatti, finiscono su conti esteri, ma la denuncia permette di bloccare queste bande e per questo è importante farla. È bene, inoltre, prestare attenzione ai dati personali che si diffondono sul web ed alle richieste di amicizie che si ricevono sui social. Basta anche solo controllare le foto dei profili, perché spesso sono già presenti sul web, soprattutto quelle di uomini o donne avvenenti, e questo deve far scattare l’allarme”.

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