Utili d’impresa familiare ed unioni civili: se ne occupa la Corte di Cassazione

L’articolo 230 bis del codice civile disciplina la materia degli utili di impresa e la partecipazione ad essi per il familiare che presti il suo lavoro in modo continuativo nell’impresa di famiglia.

Dalla Corte di Cassazione:

La Sezione Lavoro ha rimesso gli atti al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, della questione di massima di particolare importanza, se l’art. 230 bis, comma 3, c.c., possa essere interpretato, in considerazione dell’evoluzione dei costumi nonché della giurisprudenza costituzionale e della legislazione nazionale in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso, con una esegesi orientata sia agli artt. 2, 3, 4 e 35 Cost., che all’art. 8 CEDU, come inteso dalla Corte di Strasburgo, nel senso di prevedere l’applicabilità della relativa disciplina anche al convivente “more uxorio”, laddove la convivenza di fatto sia caratterizzata da un grado accertato di stabilità.

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