Pratica edilizia per singolo intervento non legittima l’intero immobile

La sentenza 7621/2022 del Consiglio di Stato mette in evidenza un concetto: la pratica edilizia autorizza un intervento ma non legittima l’intero edificio. Ne parla l’autore Carlo Pagliai: il provvedimento è relativo all’impugnazione, da parte di un cittadino, di un’ordinanza di demolizione. Tale ordinanza era originata dall’accertamento di interventi edilizi (ampliamento fuori sagoma) eseguiti senza titolo oltre al cambio di destinazione d’uso.

Il ricorso era legato al fatto che la maggiore volumetria era risalente ad un periodo antecedente l’obbligo di licenza edilizia (Legge 1150/1942, articolo 31).

Peraltro, secondo la contestazione al cittadino, l’insediamento immobiliare non risultava in alcuna planimetria catastale di impianto risalente al 1940 né figurava nelle aerofotogrammetrie dal 1972 e del 1985.

La sentenza del Consiglio di Stato si basa fra l’altro sul decreto del presidente della Repubblica 380/2001, articolo 9 bis: lo stato legittimo dell’immobile corrisponde ai titoli abitativi.

Da qui il rigetto del ricorso.

Urbanistica / Edilizia
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